Chi non ha mai letto “Il Piccolo Principe”?
Il capolavoro dello scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry ha da poco raggiunto il record di 200 milioni di libri venduti.
A oltre settanta anni dalla sua prima pubblicazione e traduzione è ancora oggi considerato un pilastro fondamentale della letteratura per ragazzi.
A dare l’annuncio di questo traguardo è la Fondazione Antoine de Saint-Exupéry di Parigi che ha ricordato come l’ultima lingua in cui l’opera è stata tradotta è il dialetto arabo hassanya.
Si dice che proprio in questa sperduta parte della Mauritania, a sud del Marocco, Antoine de Saint-Exupéry trasse ispirazione per il suo libro mentre nel 1927 lavorava a Capo Juby come responsabile aeropostale della compagnia Latécoère.
Se 300 lingue vi sembrano tante, questi numeri sembreranno irrisori se confrontati con della Bibbia.
I dati forniti nel 2004 dall’Alleanza Biblica Universale mostrano un panorama unico.
Sono 2355 le lingue in cui è stata tradotta la Bibbia, un dato eccezionale se consideriamo che le lingue più parlate al mondo sono circa 3000.
La traduzione italiana più antica del testo sacro risalirebbe al XIII secolo ma non esiste un dato certo atto a confermare queste ipotesi. 5 miliardi le copie vendute nel mondo contro gli 800 milioni del Corano e i 200 del Piccolo Principe.
Tutte le classifiche dei libri più venduti che leggerai ora avranno tutto un altro sapore alla luce di questi dati.
Appena fuori dal podio un premio per la letteratura italiana.
“Pinocchio” di Carlo Collodi, la storia del burattino di legno più famoso al mondo, con le sue 240 lingue si classifica al quarto posto. Segue a grande distanza un altro classico della letteratura per ragazzi, “Alice nel Paese delle Meraviglie” con sole 175 lingue.
Libri sacri o per ragazzi, è questo il segreto per un libro di successo.
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